Attivazione e riattivazione fornitura gas – A/12 e B/12
In data 25 febbraio 2015 il CIG – Comitato Italiano Gas ha pubblicato la nuova edizione delle Linee Guida n. 12 inerenti l’attivazione e la riattivazione dell’impianto a gas del cliente finale.
Con la successiva pubblicazione dell’Errata Corrige del 20 aprile 2015 il CIG ha parzialmente riformato i contenuti dell’originario documento, stabilendo il quadro definitivo delle indicazioni operative inerenti la (ri)attivazione dell’impianto gas.
Campo di applicazione
Le LG 12-2015 del CIG si applicano alle seguenti operazioni di attivazione o riattivazione della fornitura di gas a servizio di impianti di utenza alimentati tramite rete a metano od a GPL:
- attivazione della fornitura;
- riattivazione della fornitura sospesa per morosità del cliente finale;
- riattivazione della fornitura sospesa a seguito modifica dell’impianto di utenza (es. spostamento del gruppo di misura; cambio del contatore per variazione della portata termica dell’impianto di utenza);
- riattivazione della fornitura sospesa per situazione di pericolo rilevata dal servizio di pronto intervento del distributore;
- riattivazione della fornitura sospesa su disposizione delle Autorità competenti.
Restano esclusi dal campo di applicazione delle LG 12-2015 del CIG:
- il ripristino della fornitura conseguente ad interruzione per manutenzione di reti, allacciamenti, gruppi di misura (es. sostituzione del contatore senza spostamento del gruppo di misura e senza variazione della portata termica dell’impianto gas d’utenza);
- il ripristino della fornitura conseguente a situazione di emergenza gas oppure a fuori servizio non programmato di reti che determini interruzione dell’erogazione del gas (massimo fino a 365 giorni) ad uno o più clienti.
Criteri per attivazione/riattivazione fornitura
La verifica delle condizioni di tenuta dell’impianto del cliente finale è eseguita dall’incaricato del Distributore, contestualmente all’attivazione della fornitura, per interventi relativi a contatore di classe G4 o G6 e fornitura del gas in bassa pressione (sino a 0,04 bar per metano; sino a 0,07 bar per GPL).
Solo nei casi di contatore di classe superiore a G6 o di fornitura del gas in media o alta pressione è necessaria la preliminare esecuzione di prova da parte di installatore qualificato.
In questa condizione:
- La prova deve essere ultimata prima dell’arrivo presso il luogo di intervento dell’operatore del Distributore incaricato ad eseguire l’attivazione della fornitura;
- L’installatore, eventualmente in aggiunta ad altri documenti, deve rilasciare il verbale della prova eseguita utilizzando espressamente il modulo B/12 di cui alle LG 12-2015 del CIG, debitamente corredato da copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali (D.M. 37/08), oppure da visura camerale recante i medesimi requisiti. Tale documentazione deve essere consegnata all’incaricato del Distributore;
- Il modulo B/12 deve essere redatto il medesimo giorno dell’attivazione della fornitura, contestualmente alla prova esperita dall’installatore;
Solo nel caso in cui modulo B/12 attesti l’esito positivo della prova di tenuta, il Distributore provvede ad attivare la fornitura.
Se l’esito della prova è positivo la fornitura viene attivata; si ricorda, però, che per impianti di utenza nuovi o per impianti di utenza modificati / trasformati, l’utilizzo del gas da parte del cliente finale deve obbligatoriamente essere preceduto dal positivo compimento delle operazioni di messa in servizio dell’impianto, che sono di esclusiva competenza di installatore qualificato.
Se, invece, l’esito della verifica delle condizioni di tenuta dell’impianto (effettuata dal Distributore o dall’installatore qualificato, secondo quanto sopra precisato) è negativo la fornitura non viene attivata.
In questo caso:
- il cliente deve incaricare un installatore qualificato per ricercare e sanare le cause della dispersione di gas dall’impianto di utenza.
- al termine del proprio intervento l’installatore qualificato deve eseguire la prova di tenuta dell’impianto;
- l’installatore, eventualmente in aggiunta ad altri documenti, deve rilasciare il verbale della prova eseguita utilizzando espressamente il modulo A/12 di cui alle LG 12-2015 del CIG, debitamente corredato da copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico professionali (D.M. 37/08), oppure da visura camerale recante i medesimi requisiti. Tale documentazione deve essere consegnata all’incaricato del Distributore;
- il modulo A/12 deve dare evidenza che la prova di tenuta è stata eseguita in data non precedente alla mancata attivazione per esito negativo della prova di tenuta;
- una volta in possesso del modulo A/12 il cliente finale, tramite la Società di Vendita, può richiedere un ulteriore intervento tecnico per l’attivazione della fornitura;
- in sede di esecuzione dell’intervento tecnico l’incaricato del Distributore acquisirà il modulo A/12 e – solo nei casi previsti (contatore > G6 o fornitura in media / alta pressione) – anche un nuovo modulo B/12, che dovrà risultare redatto nella stessa data del nuovo intervento di attivazione;
- solo nel caso in cui modulo A/12 (al pari modulo B/12 eventualmente occorrente) attesti l’esito positivo della prova di tenuta, il Distributore provvederà ad attivare la fornitura.
Oltre alla condizione sopra espressa, in ogni caso ed a prescindere dalla classe del gruppo di misura è sempre richiesta obbligatoriamente la presentazione del modulo A/12 (e del relativo certificato o visura camerale dell’installatore) nelle attivazioni/riattivazioni conseguenti a:
- Sospensione della fornitura per situazione di pericolo rilevata dal servizio di pronto intervento;
- Sospensione della fornitura per potenziale pericolo richiesta da Pubblica Autorità (in questo caso, oltre al modulo A/12 ed all’eventuale modulo B/12, deve essere resa disponibile la documentazione prevista nei provvedimenti delle Autorità Competenti);
- Spostamento del contatore per impianto di utenza non soggetto ad accertamento ex Delibera AEEGSI 40/2014/R/gas e s.m.i.;
- Sostituzione del contatore per variazione della portata termica richiesta in riferimento ad impianto non soggetto ad accertamento ex Delibera AEEGSI 40/2014/R/gas e s.m.i..
- In questi casi, il modulo A/12 è considerato valido solo se la prova di tenuta è stata effettuata successivamente alla sospensione della fornitura.
Nota sui documenti prodotti dall’installatore qualificato
Il modulo A/12 ed il modulo B/12 devono sempre recare, in allegato, copia del certificato dei requisiti tecnico-professionali di cui al DM 37/08 art. 3 comma 6, oppure, in alternativa, la visura camerale recante i medesimi requisiti in corso di validità.
La data riportata sui moduli di cui sopra deve essere compresa entro i 12 (dodici) mesi successivi alla data di rilascio del certificato di abilitazione / visura camerale o dalla data di conferma di validità dello stesso documento espressa mediante autocertificazione in calce, a firma del titolare dell’impresa installatrice. Condizioni per l’effettiva operabilità degli interventi tecnici del Distributore
A partire dal 25 Agosto 2015, nel caso di ricorrenza dell’obbligo di disponibilità del modulo A/12 ed eventualmente del modulo B/12, l’intervento tecnico di attivazione o riattivazione della fornitura viene eseguito solo a seguito di consegna all’incaricato del Distributore della medesima documentazione, resa in forma completa e coerente.